L’autunno scorso si è conclusa la terza annualità dell’Orto lunare, che
negli ultimi due anni è stato finanziato dall’Otto per Mille della
Chiesa Valdese.
All’evento finale hanno partecipato le famiglie, le educatrici e gli
educatori, che hanno consegnato alle e ai giovani partecipanti i diplomi
e la borsa lavoro prevista.
Gli otto destinatari provenivano dal centro diurno C.I.R.P. di
Porchiano, Amelia, e dall’associazione Aladino di Terni.
Dal novembre 2023 a febbraio 2024 la programmazione del calendario delle
coltivazioni e la predisposizione del terreno per la realizzazione
dell’orto si sono svolte in incontri quindicinali. Da marzo 2024 a
ottobre 2025 (escluso il mese di agosto) invece l’orto lunare si è
realizzato tutti i giovedì dalle 9.00 alle 15.00, per permettere
l’incontro con le classi coinvolte nei campi scuola organizzati e
proposti dalla casa-laboratorio di Cenci.
Il gruppo è stato guidato dall’orto-terapista Damiano Bernardini,
coadiuvato dalle operatrici e operatori di Cenci e dei partner che hanno
accompagnato i beneficiari alla casa-laboratorio: l’Associazione Aladino
e il Centro di Porchiano.
Negli ultimi anni ci siamo resi conto che quando nei campi scuola si
realizzava l’incontro con le giovani e i giovani dell’Orto Lunare, sia
le ragazze e ragazzi, che le loro insegnanti apprezzavano molto questo
momento di scambio di esperienze.
SINERGICO E’ UN ORTO IN CUI LE PIANTE SI AIUTANO TRA LORO
“Sinergico è un orto in cui le piante si aiutano tra loro”, ha detto un
giorno Luciano, uno dei giovani del centro diurno di Porchiano
coinvolto. Ma questo aiuto reciproco non riguardava solo le piante, ma
anche i due gruppi umani che vivevano questa occasione di incontro,
imparando gli uni dagli altri.
Osservando questa positiva particolarità dei nostri giovedì dell’orto a
Cenci, Roberta Passoni ha proposto al gruppo delle operatrici e
operatori di Cenci di immaginare e progettare insieme un nuovo terreno
di ricerca. Abbiamo dunque pensato che a otto dei giovani dell’Orto Lunare si
poteva proporre di affiancare gli operatori nel lavoro educativo.
Dal mese di novembre del 2024 è così iniziato il progetto “Chi educa
chi”, finanziato dalla Fondazione Haiku Lugano, che ci vede impegnati in
una nuova sfida.
Stiamo ora realizzando tre corsi di formazione a cui succederanno dei
tirocini svolti in coppia e, dal mese di aprile del 2025, inaugureremo
una inedita collaborazione in cui davvero il tema è chi educa chi,
perché stiamo scoprendo quanti stimoli e proposte possono venire dalle e
dai giovani con disabilità cognitive, se si dà loro spazio e fiducia e
ci si mette tutti in gioco.